I preti parlano spesso della croce, è bene che ne vivano anche.
Quando la vita diventa un dialogo d'amore, quando trionfa su tutte quelle forze cieche che fanno di noi semplicemente un pezzo di universo, questa vita allora diventa eterna.
L'umanità che ha fame non potrà mai conoscere la fame dello spirito in tutta la sua purezza fintantoché la fame fisica non sarà stata colmata.
Se gli sposati non fossero chiamati alla perfezione, non sarebbe permesso sposarsi.
Se ci lasciamo portare dalla nostra biologia, siamo già morti, perché non c'è nessuna ragione di rivendicare una qualsiasi durata per la nostra biologia.
Non rischiamo niente mettendoci a disposizione di Dio: e poiché la sua giovinezza è immutabile, anche la nostra giovinezza si rinnoverà come quella della Chiesa.
Senza strozzo e cche vvôi sce s'ariscota da sti pretacci fijji de carogna, che nnun vonno avé mmai la panza vôta?
Il fenomeno della insaziabile tendenza pretina al solo godimento dei beni materiali è cosa a tutti nota, mentre pur tutti sanno egualmente che per il resto del mondo, cioè per chi non è prete, essi predicano e millantano i beni spirituali d'una vita avvenire colla gloria del paradiso!
Il prete è il modificatore di direzione del ressentiment. Ogni sofferente, infatti, cerca istintivamente una causa del proprio dolore.
Oggi vanno di moda i preti elastici. Concilianti con i protestanti. Commossi con gli ortodossi. Disinvolti con i capovolti. Felici con le peccatrici. Le sposerebbero!
E con le budella dell'ultimo prete stringeremo la gola all'ultimo re.
Chiamiamo poi ordini sacri il diaconato ed il presbiterato. Si legge infatti che la chiesa primitiva ebbe solo questi; soltanto in riferimento a questi abbiamo un comando dell'apostolo.
Il prete degrada Dio.
Fintantoché il prete sarà ancora ritenuto una specie superiore di uomo, questo negatore, calunniatore, avvelenatore per professione della vita, non ci sarà risposta alla domanda: che cos'è verità?
Un prete è un agnello in un salotto e un leone in sagrestia.