Sento che la musica deve toccare le emozioni prima, e l'intelletto poi.
La musica non mi abbandonerà completamente.
Dopo aver suonato Chopin, mi sento come se avessi pianto su peccati che non ho mai commesso e mi fossi afflitto per tragedie che non ho mai vissuto.
La musica sembra alleviare il dolore, sembra motivare il cervello.
La Quinta Sinfonia di Beethoven è il rumore più sublime che sia mai penetrato nell'orecchio umano.
Diversi musicisti non considerano George Gershwin un compositore "serio". Non vogliono capire che "serio" o no è un compositore - vale a dire, un uomo che vive dentro la musica ed esprime tutto, "serio" o meno, profondo o superficiale che sia, per mezzo di essa, perché è la sua lingua materna.
Io vedo la musica come fluida architettura.
Faccio l'amore con la mia musica e fare l'amore è una gran bella cosa.
La musica non è fatta solo di note corrette, ma di passione, dedizione, intenzione travolgente.
Passando tutto il giorno a dire agli altri come suonare, poi vien voglia di fare un po' da sé, di far musica con se stessi. Suonare diventa una necessità fisica e spirituale.
Penso che una vita per la musica sia una vita spesa bene ed è a questo che mi sono dedicato.