Dimenticare. È spesso utile quanto il ricordare.
Conquista. La vita semplice si conquista traverso la vita complicata.
È tristissima quella casa e così quella vita in cui il necessario ci fosse tutto, e di superfluo nulla.
Quando suona la campanella di casa, mentre non aspettavamo nessuno, il ragazzo è contento, spera subito in un bell'imprevisto: l'uomo fatto s'insospettisce, non sa prevedere che una seccatura.
Il libero vero è colui che aborre così dal comandare come dall'obbedire.
Violenza e frode. In definitiva, così nella storia come nella vita privata, la violenza non chiama che violenza, la frode non chiama che frode. L'uomo, entrato nel movimento del circolo, non ne esce più se non per qualche preveduto e perciò immorale incidente.
Importante è ricordare, ma più importante è dimenticare.
Che esista un dimenticare, non è ancora dimostrato; sappiamo soltanto che la rammemorazione non sta in nostro potere.
La gente muore solo quando viene dimenticata.
La geniale capacità di dimenticare della donna è qualcosa di diverso dal talento della signora che non riesce a ricordarsi.
La sola cosa che noi ricerchiamo con insaziabile desiderio è dimenticare noi stessi, perdere la nostra sempiterna memoria e fare qualcosa senza sapere come o perché: in breve, tracciare un nuovo circolo.
Non vi è nulla di più bello che dimenticare, se non forse l'essere dimenticato.
Schiacciamo le larve ma amiamo le farfalle: una farfalla questo non lo dimentica.
Voler bene è facile, succede quando uno meno se lo aspetta, uno sguardo, una parola, un gesto, e il fuoco si propaga bruciando petto e bocca; il difficile è dimenticare.
Saper dimenticare è indubbiamente un chiaro sintomo di salute fisica e mentale.