La gente muore solo quando viene dimenticata.
Mi fa piacere sapere che i miei libri sono letti e amati. Ma con il successo non sento nuove responsabilità. Quando scrivo ho sempre un solo lettore ideale in mente e scrivo per lui/lei, cercando una voce intima, capace di comunicare emozioni.
La fotografia e la scrittura costituiscono un tentativo di cogliere quegli istanti prima che svaniscano, di fissare i ricordi per dare un senso alla vita.
Un giorno in più di attesa, uno in meno di speranza. Un giorno in più di silenzio, uno in meno di vita. La morte vaga per i corridoi e il mio compito è di distrarla perché non trovi la tua porta.
È meglio essere maschio, perché anche il maschio più miserevole ha una moglie a cui comandare.
Ho cinquant'anni e comincio ora a liberarmi dai pudori e dalle severità di una rigida educazione.
Che esista un dimenticare, non è ancora dimostrato; sappiamo soltanto che la rammemorazione non sta in nostro potere.
Dimenticare è facile: basta non ricordare.
Non vi è nulla di più bello che dimenticare, se non forse l'essere dimenticato.
Dimenticare. È spesso utile quanto il ricordare.
Voler bene è facile, succede quando uno meno se lo aspetta, uno sguardo, una parola, un gesto, e il fuoco si propaga bruciando petto e bocca; il difficile è dimenticare.
Se volete dimenticare qualcosa su due piedi non dovete far altro che scrivervi, su un pezzetto di carta, che è una cosa da ricordare.
Schiacciamo le larve ma amiamo le farfalle: una farfalla questo non lo dimentica.
La sola cosa che noi ricerchiamo con insaziabile desiderio è dimenticare noi stessi, perdere la nostra sempiterna memoria e fare qualcosa senza sapere come o perché: in breve, tracciare un nuovo circolo.
Importante è ricordare, ma più importante è dimenticare.
Saper dimenticare è indubbiamente un chiaro sintomo di salute fisica e mentale.