Se avessi trovato le parole che cercavo, non avrei letto tanto.
La follia conosce sempre la risposta.
La malafede ama i discorsi sull'amicizia e la lealtà.
La nostalgia dipinge un sorriso sul volto di pietra del passato.
Saggezza ricorda. Felicità dimentica.
Di pari passo con l'aumentare dell'uguaglianza cresce il numero di persone che lotta per il predominio.
Quelli che trascurano di rileggere si condannano a leggere sempre la stessa storia.
Se si leggono libri come si stanno ad ascoltare gli amici, ciò che si legge allieterà e consolerà come soltanto gli amici sanno fare.
Il tempo per leggere è sempre tempo rubato. Rubato a cosa? Diciamo, al dovere di vivere.
Non è un vero lettore, non è un philosophe lisant, colui che non ha mai provato il fascino accusatore dei grandi scaffali pieni di libri non letti.
Rileggere. Si usa per i classici che si leggono la prima volta.
Quando viaggio mi piace avere qualcosa di interessante da leggere, per questo porto sempre con me il mio diario.
Un uomo che legge ne vale due.
L'uomo dovrebbe leggere secondo la propria inclinazione, perché quello che legge per dovere non gli servirà a niente.
Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come gli ambiziosi, per istruirvi. Leggete per vivere.
Ci si dovrebbe lasciar guidare, nelle letture, solo dalla propria inclinazione: quello che si legge per una sorta di senso del dovere porterà ben poco vantaggio.