Non si scrive un poema con le idee, ma con le parole.
Mi figuro, per un inestirpabile pregiudizio di scrittore, che nulla resterà non detto.
È Poesia il sublime mezzo per il quale la parola conquista lo spazio a lei necessario: comporre versi è un'attività che si potrebbe definire testografica.
La poesia non è fatta di queste lettere che pianto come chiodi, ma del bianco che resta sulla carta.
La poesia presuppone tutto il trivio, il quadrivio, e tutta la filosofia, e il sapere umano e divino, e tutte le scienze.
Il Poeta è un uomo che non sa cosa dire, ma sa come dirlo.
Il più sublime lavoro della poesia è alle cose insensate dare senso e passione.
Il momento magico d'una poesia è sempre casuale. Nessun poeta faticherebbe tanto su questa complicata arte che è il far poesia se non sperasse in un improvviso e accidentale verificarsi di quel momento.
Il poeta è, prima di tutto, una persona che è passionalmente innamorata del linguaggio.
Nella musica e nell'actus tragicus della Passione secondo Matteo di Bach, ritrovo ancor oggi la quintessenza di ogni poesia e di ogni espressione artistica.
Credo che esista una categoria di poeti per i quali la poesia è qualcosa di vicino alla religione. Entrambe parlano di ciò che non è dicibile, l'ineffabile. Questo crea un'attesa per qualcosa che non si può dire.
Siamo qui, nell'oscurità, sospesi tra la poesia delle lucciole e il fuoco divampante delle stelle.
I pochi felici che amano leggere poesie sanno che il carico dei suoni, delle parole può essere dolcissimo.