Internet è il postino dei nostri tempi che nessun cane azzannerà.
Quando sono stato eletto, solo i fisici nucleari avevano sentito parlare del World Wide Web. Ora persino il mio gatto ha la sua home page.
In chat si può essere chiunque e il suo contrario, non si sentono i giudizi degli altri, non c'è morale (se non la netiquette prevista), non ci sono silenzi, e non c'è lo spettro più terribile: la solitudine.
Un uomo si siede sul water: "Eccomi interconnesso con l'internet fognario mondiale".
Anche nelle stanze di una chat può nascere l'amore vero, se a costruirlo son due cuori che si rispettano e sanno essere sinceri.
Le cose che la gente fa su internet non si può neanche chiamarle peccati, perché francamente sono di una noia mortale.
Questo è il bello dell'anarchia di Internet. Chiunque ha diritto di manifestare la propria irrilevanza.
Tutto è così tecnologico e tutti siamo connessi.
Stupido internet: serve solo a risucchiare gli esseri umani via dalla realtà.
Alle tre 'i' della Moratti, inglese, internet e impresa, la Gelmini ne ha aggiunta una quarta: inculo.
Il problema della musica su Internet? Le grandi case discografiche facciano una iniziativa, coinvolgendo la comunità web, magari anche qualche hacker, per trovare una soluzione, in modo da passare dalla repressione, che non serve, alla collaborazione.