La sofferenza che si cagiona è l'ultima di cui ci si accorge.— Marguerite Yourcenar
La sofferenza che si cagiona è l'ultima di cui ci si accorge.
Non ho l'impressione che l'Eterno sia morto, qualunque nome si voglia dare all'Ineffabile. Muoiono soltanto le forme, sempre limitate, che l'uomo dà a Dio.
Biblioteca: ospedale dell'anima.
Ripugna allo spirito umano accettare la propria esistenza dalle mani della sorte, esser null'altro che il prodotto caduco di circostanze alle quali nessun dio presieda, soprattutto non egli stesso.
Ci sono in ogni epoca degli individui che non pensano come tutti, cioè che non pensano come coloro che non pensano affatto.
I voraci consumatori di piaceri devono avere i sensi molto inibiti per andar cercando apparati così complicati.
I passi devono essere eseguiti non come esercizio, ma come un modo di riconoscere il potere.
Abbandona le grandi strade, prendi i sentieri.
Non si è veramente vigili e consapevoli se non si scrive.
L'uomo, che ad un certo tempo si sente forte, con la coscienza della propria responsabilità e del proprio valore, non vuole che alcun altro gli imponga la sua volontà e pretenda di controllare le sue azioni e il suo pensiero.
Considera sacro ogni momento, dai a ciascun momento chiarezza e significato, a ciascuno il peso della tua consapevolezza, a ciascuno il vero e dovuto adempimento.
La prima necessità è rendersi conto dei mali del mondo.
La Chiave è stare nel momento presente, con consapevolezza e gratitudine.
Le persone educano comunemente i propri figli così come costruiscono le proprie case, seguendo un certo progetto che ritengono bello, senza considerare se sia adatto agli scopi per i quali sono state progettate.
Sapere che si è mortali significa in realtà morire due volte, anzi, tutte le volte che si sa di dover morire.
Se potessi tornare indietro, rifarei tutto sapendo già come è andata a finire.