Modesti sono coloro che hanno una tranquilla fiducia in sé stessi.
Certi errori e certi reati, trascurabili fino a che l'umanità era sulla Terra una specie come le altre, sono divenuti mortali dacchè l'uomo, impazzito, si crede onnipotente.
Sembra esserci nell'uomo, come nell'uccello, un bisogno di migrazione, una vitale necessità di sentirsi altrove.
Non si vive senza una mania o una passione di qualche genere.
I voraci consumatori di piaceri devono avere i sensi molto inibiti per andar cercando apparati così complicati.
In genere, a guardare spassionatamente, nella famiglia c'è molto più ostilità, tirannia verso i figli soprattutto che non amore, tenerezza, comprensione. Il pericolo di scaricare i propri sentimenti e desideri di violenza all'interno della famiglia è molto forte.
Se hai paura di fidarti degli altri, non avrai alcun futuro.
La fiducia è bene, il controllo è meglio.
I giornali non stampano smentite, è ovvio: diminuisce la fiducia del pubblico nella stampa.
Tre firme ispirano sempre una totale fiducia, anche negli strozzini.
Fidarsi di qualcuno è come tenere dell'acqua nelle mani chiuse a coppa: è facile perderla irrimediabilmente.
Non fidarti mai di un marito troppo lontano, né di uno scapolo troppo vicino.
Si è più spesso ingannati dalla diffidenza che dalla fiducia.
Uno che ha perduto le ricchezze o è stato privato del potere o è stato bandito dalla patria, può sempre ritornare in possesso di questi beni; colui che, invece, ha perduto la fiducia altrui, non può più riacquistarla.
A cosa vi serve una rivoltella? Per imparare ad avere fiducia negli uomini.
Per ricostruire la fiducia occorre un governo di larghe intese, che raccolga tutte le forze vive della nazione, politiche, imprenditoriali e intellettuali.