Detesto la sconfitta, persino quella altrui.
Il piacere è troppo effimero, la musica ci solleva un momento soltanto per poi lasciarci più tristi, ma il sonno è una compensazione. Anche quando ci ha lasciati, abbiamo bisogno di qualche secondo per ricominciare a soffrire.
L'angoscia si trasforma in delirio puro e semplice.
Le città portano le stigmate del passare del tempo, occasionalmente le promesse delle epoche future.
La musica non facilita i pensieri: facilita soltanto i sogni, e i sogni più indefiniti.
L'ossessione del presente è caratteristica delle persone che vivono e pensano in modo convenzionale, dominati dalla moda. E così non si accorgono che tutto quello che è davvero importante nella nostra vita è uguale, ieri come oggi.
È vittorioso chi sa sorridere della propria sconfitta.
L'uomo non trionfa mai del tutto, ma anche quando la sconfitta è totale quello che importa è lo sforzo per affrontare il destino e soltanto nella misura di questo sforzo si può raggiungere la vittoria nella sconfitta.
Le pieghe amare intorno alla bocca sono il primo segno della sconfitta.
Ognuno finisce per trovare la sua Waterloo.
Si è sconfitti solo quando ci si arrende.
La vittoria ha mille padri, la sconfitta uno solo.
Posso accettare la sconfitta, ma non posso accettare di rinunciare a provarci.
L'uomo non è fatto per la sconfitta. Un uomo può essere distrutto ma non sconfitto.
Alcuni sono resi grandi dalla sconfitta, altri meschini dalla vittoria.