È una meraviglia ignorare il futuro.— Marguerite Duras
È una meraviglia ignorare il futuro.
Si crede che, quando una cosa finisce, un'altra ricomincia immediatamente. No. Tra le due cose, c'è lo scompiglio.
La solitudine è una cosa senza la quale non si fa niente, senza la quale non si guarda più niente.
Scrivere è anche non parlare. È tacere. È urlare in silenzio.
Il difficile non è raggiungere qualcosa, è liberarsi dalla condizione in cui si è.
Di ciò che sempre non è ora vedremo i portenti, di ciò che sempre è ora vedremo i confini.
Abbiamo bisogno di stare con la nostra famiglia non perché ci siano tante esperienze comuni di cui parlare, ma perché i familiari sanno esattamente su quali argomenti è meglio sorvolare.
Chi è realmente consapevole di sé sa dove sta andando e perché.
Vado fra gli uomini, ignoro il domani ma sento che comincia una nuova vita.
La prima notizia sulla mano destra un bambino la prende dal segno della croce. Impara a farlo con la mano giusta e da quello sa che è la destra.
C'era una qualche mancanza cruciale nelle cose intorno a lui. Erano incompiute, per cosí dire. Erano inosservate, per cosí dire. Forse era quello l'aspetto che avevano le cose quando non c'era nessuno che le vedesse.
Non c'è bellezza senza malinconia e non c'è malinconia senza la cognizione che tutto è destinato – uomini, nomi, libri, case – ad andare in polvere...
È nella malattia che ci rendiamo conto di non vivere soli, ma incatenati a un essere appartenente a un regno diverso, dal quale ci separano abissi, che non ci conosce e dal quale è impossibile farci capire: il nostro corpo.
Se sai, sta' zitto.
L'effetto di un motto di spirito nasce dalla confusione seguita dall'illuminazione.