Se la fama giunge solo dopo la morte, che aspetti.
Nelle sventure è facile sprezzar vita: mentre opera da uomo forte chi può sopportarle.
Tu osservi in un bassorilievo dei pesci, illustre opera di Fidia. Sommergili nell'acqua: nuoteranno.
I regali fatti agli amici non sono preda del fato: avrai soltanto le ricchezze che hai donato.
La fortuna dà troppo a molti, a nessuno abbastanza.
L'uva è rigonfia d'acqua, flagellata da continui acquazzoni; oste, ammesso che tu ne avessi voglia, non puoi vendere quest'anno il vino puro.
Finché ho un desiderio, ho una ragione per vivere. La soddisfazione è la morte.
Io devo vivere in compagnia della morte. La destesto, naturalmente, ma non la temo. Se la temessi non varrei nulla come medico. Dovrei temerla?
Cercate, meditando frequentemente sulla morte, di portarvi al punto per cui essa non vi sembri più una terribile nemica, ma un'amica la quale libera da questa sciagurata esistenza l'anima che langue nei conati della virtù per introdurla nel luogo della ricompensa e del riposo.
Chi ha paura di sognare è destinato a morire.
Quando gli uomini muoiono, li attendono cose che essi non sperano né suppongono.
La morte di un uomo è meno affar suo che di chi gli sopravvive.
Il mio primo film era così brutto, che in sette stati americani aveva sostituito la pena di morte.
È ridicolo correre verso la morte per stanchezza della vita, quando è il tuo sistema di vita che ti fa correre incontro alla morte.
Il fatto che siano tutti votati alla scomparsa, produce in noi un sentimento insopportabile. Ma lo sarebbe ancora di più se fosse la morte a scomparire...
La morte è la curva della strada, morire è solo non essere visto.