Non si censurano le balle, ma la verità.
Antipolitica è possedere aziende o dire abbiamo una banca o mi faccio un bel Tav.
Quando il presidente del Consiglio dona a un giornalista un orologio Cartier il giornalista lo accetta, il giornalista medesimo tende poi spontaneamente alla bontà.
Berlusconi ha messo la Carfagna alle Pari Opportunità perché se lei è riuscita ad arrivare lì ci possono veramente arrivare tutti.
Antipolitica è promettere tagli alla casta e poi non farli, però Giuliano Amato ci sta lavorando.
Antipolitica è rapinare pensionati e lavoratori perché banchieri, miliardari ed evasori corrono più veloce e non si fanno prendere.
Il vero è tanto più gradito quanto sia ispido di difficoltà, e più stimata è la rivelazione che assai ci sia costata.
È impossibile portare la fiaccola della verità in mezzo alla folla senza bruciare qua e là una barba o una parrucca.
Certe verità sono più pronti a dirle i matti che i savi.
Nessun artista crede alla verità oggettiva, cioè reale in sé, del mondo che rappresenta. Ma si potrebbe dire che questa verità oggettiva, non solo per l'artista, non esiste per nessuno.
La verità sulle intenzioni di un uomo non si apprende chiedendogliela.
Di verità permanenti e sicure ce n'è una sola: e cioè che nessuna società può vivere, vivere veramente, basandosi su vecchie verità morte e rinsecchite.
La verità ha un suo modo di cambiare ogni giorno, ogni secondo. Si resta attaccati al proprio stile e la verità cambia intorno a noi. Se hai stile hai il tuo metodo che continua mentre tutte le cose vacillano.
Non vi sono altre verità, tranne quelle, che si veggono cogli occhi e si toccano con mano.
Quando si dice la verità, prima o poi si è sicuri di essere scoperti.
La verità è spesso una terribile arma d'offesa. È possibile mentire e perfino uccidere con la verità.