Ama il mestiere che hai imparato e accontentatene.
Vivere è un'arte che assomiglia più alla lotta che alla danza, perché bisogna sempre tenersi pronti e saldi contro i colpi che ci arrivano imprevisti.
Nella mente di un uomo riportato alla disciplina e alla purezza non puoi trovare nulla di marcio, nulla di contaminato, nessuna piaga interna.
Qualsiasi cosa possa accaderti era stata preparata per te da tutta l'eternità, e dall'eternità, l'implicazione delle cause tesse la trama del tuo destino.
Devi sempre agire, parlare e pensare come se quell'istante fosse l'ultimo della tua vita.
Ben più gravi sono gli effetti prodotti in noi dall'ira e dal dolore, con cui reagiamo alle cose, che non quelli prodotto dalle cose stesse, per le quali ci adiriamo o ci addoloriamo.
Vivere senza nessun mestiere è la miglior cosa: magari accontentarsi di mangiare pane solo, purché non sia guadagnato.
La cosa più importante della vita è la scelta del mestiere: il caso ne dispone.
Faccia il cielo che ognuno eserciti il mestiere che conosce.
Potete rimproverare un falegname che vi ha fatto male un tavolo, anche se non sapete fare tavoli. Fare tavoli non è il vostro mestiere.
Se uno è ridicolo nel suo mestiere, in che cosa sarà elegante?
Anche i mestieri più brutti hanno i loro lati piacevoli. Per esempio, se fossi un becchino o persino un boia, ci sono alcune persone per le quali lavorerei con vero entusiasmo.
Ama il modesto mestiere che hai imparato e accontentati di esso.
Non è un mestiere facile far l'uomo libero e il cattolico fedele.
Fa il mestiere che sai, che se non arricchisci camperai.