La costanza di un'abitudine è di solito proporzionale alla sua assurdità.— Marcel Proust
La costanza di un'abitudine è di solito proporzionale alla sua assurdità.
Si ama solamente ciò in cui si persegue qualcosa d'inaccessibile, quel che non si possiede.
Sembra che la natura sia in grado di darci solo malattie piuttosto brevi. La medicina ha inventato l'arte di prolungarle.
È davvero raro che ci si lasci in buon accordo, perché se si fosse in buon accordo, non ci si lascerebbe.
Che il denaro non abbia colore è falso. Un modo nuovo di guadagnarlo restituisce un'aria di nuovo alle monete a cui l'uso ha tolto il lustro.
La nostra personalità sociale è una creazione del pensiero altrui.
L'abitudine è la grande guida della vita umana.
La natura sbaglia raramente, l'abitudine spesso.
Non cambierò di certo le mie abitudini o i miei comportamenti per paura. Neppure se il senso comune e l'opinione pubblica li condannassero.
L'abitudine è un mostro che consuma e distrugge tutti i sentimenti, tutte le inclinazioni. Allo stesso modo è un angelo in tutto ciò che dà inaspettatamente alle azioni buone e virtuose una facilità, una sembianza naturale, che le fa credere innate nell'uomo.
L'abito è grande maestro, ma di per sé insufficiente, se non vi si aggiunga la ragione pensata e la volontà di quello a che l'uomo si viene abituando.
Se non ci fosse l'abitudine, la vita dovrebbe apparire deliziosa a esseri che vivono nella continua minaccia della morte, cioè a tutti gli uomini.
L'abitudine è, fra tutte le piante umane, quella che ha meno bisogno di un suolo nutritivo per vivere e la prima a spuntare sulla roccia apparentemente più desolata.
Le viziose abitudini sono altrettante catene che ritengono l'uomo in una misera schiavitù. Guardisi dal contrarne veruna chi vuol conservare intera la sua libertà.
L'abitudine è l'abitudine, e nessun uomo può buttarla dalla finestra; se mai la si può sospingere giù per le scale, un gradino alla volta.