La nostra personalità sociale è una creazione del pensiero altrui.
Il tempo di cui disponiamo ogni giorno è elastico, le passioni che proviamo lo dilatano, quelle che ispiriamo lo restringono e l'abitudine lo colma.
I tre quarti delle malattie delle persone intelligenti provengono dalla loro intelligenza.
Sembra che la natura sia in grado di darci solo malattie piuttosto brevi. La medicina ha inventato l'arte di prolungarle.
Ognuno di noi rischia ogni sera di diventare il fatto di cronaca del giorno dopo.
Noi non riusciamo a cambiare le cose secondo il nostro desiderio, ma gradualmente il nostro desiderio cambia.
Una personalità non è che un errore persistente.
Una band dovrebbe avere un suono tutto suo. Dovrebbe avere una personalità.
Non importa dove andiamo né quello che si fa non importa con chi usciamo né che ora si farà non mi sembra neanche vero posso essere me stesso esser sincero senza alcuno sdoppiamento di personalità.
In Italia vi è un'onda di corsi e ricorsi che fa passare l'opinione pubblica media, e talvolta anche quella di cospicue personalità politiche, da una autarchia avvilente e incostruttiva a una vera e propria soggiacenza alle altrui esperienze e fenomenologie.
Solo nella personalità è la vita e ogni personalità riposa su un fondamento oscuro, che deve quindi essere anche il fondamento della conoscenza.
Il compito principale di un uomo è dare origine a se stesso, trasformandosi in tutto ciò che è in grado di essere. Il risultato di tali sforzi sarà la sua personalità.
Un partito non ha bisogno di individui con personalità, creatività, fantasia, dignità: ha bisogno di burocrati, di funzionari, di servi.
Bisogna diffidare di due categorie di persone: quelle che non hanno personalità, e quelle che ne hanno più di una.
Rincresce all'uomo ogni perdita, perfino quella dei suoi usi più perversi. Anzi sono forse quelli che egli più rimpiange. Sono una parte così essenziale della sua personalità.
A poco a poco la serenità del lavoro lo placò. Immergendosi nella personalità degli altri, dimenticò la sua, il che è forse il solo modo di non soffrirne.