Lo sguardo indifferente è un perpetuo addio.
Il pensiero viaggia alla velocità del desiderio.
Dio può tutto tranne suicidarsi.
La bontà civilizza l'intelligenza.
L'idealista cammina in punta di piedi, il materialista sui talloni.
Ci sono i conosciuti e gli sconosciuti. I conosciuti ci tengono a farsi riconoscere, gli sconosciuti vorrebbero rimanere tali, e a tutti e due va male.
Il limite dell'indifferenza: Una giraffa che fa spallucce.
L'indifferenza attiva a ciò che è importante è un dovere.
Spero che si rafforzi la convinzione che le guerre, tutte le guerre sono un orrore. E che non ci si può voltare dall'altra parte, per non vedere le facce di quanti soffrono in silenzio.
È certamente segno di uno spirito indisciplinato scartare le idee feconde e ampie della minoranza e trattare i loro contributi come non necessari alla soluzione dei problemi.
Viaggiando ci s'accorge che le differenze si perdono: ogni città va somigliando a tutte le città, i luoghi si scambiano forma ordine distanze, un pulviscolo informe invade i continenti.
Se si considerano a fondo le cose, l'infermità e la bruttezza accettate con altera indifferenza, anziché contraddire la grandezza, l'affermano e la provano.
Promettere costa poco, si dice, se poi non si mantiene l'impegno. E non farlo? Costa ancor meno, praticamente niente, basta girarsi dall'altra parte.
Forse è il momento di domandarti dov'è che finisce la profonda pazienza di cui vai così fiero e comincia una profonda indifferenza che fa carne di porco di ogni reale emozione tua, di Marianna, mia o di chiunque altro incontrerai.
Niente è più fatale alla religione che l'indifferenza, che alla fine, è una mezza infedeltà.