La bontà civilizza l'intelligenza.
Lo sguardo indifferente è un perpetuo addio.
Il sesso fu la prima forma di scambio in natura.
Nessuno è profeta in patria tranne i ricchi!
Il pensiero viaggia alla velocità del desiderio.
La scuola dell'amore è tutta fatta di lezioni private.
La bontà è un cammino estremamente severo e, nella sua severità, conosce l'urgenza della discrezione. E della forza. Perché la bontà, come l'amore, richiede forza, la grande e immensa forza dello Spirito.
Bontà divina!
L'uomo è buono finché gli conviene.
La bontà è più facile da riconoscere che da definire.
La bontà vera è, non debolezza, ma forza. L'uomo debole è solo buono in apparenza.
I miei anni non sono molti, eppure sento già che la bontà non è che un'accozzaglia di sillabe sonore; non l'ho trovata in nessun luogo.
Passa la bellezza, come profumo all'aria, e il suo ricordo sarà un rimpianto. Dura invece la bontà, come l'incenso nel chiuso tabernacolo, la carità fatta non invecchia mai, ed è sempre sorella alla carità da farsi.
Anche nel peggior carattere c'è il 5% di buono. Il gioco consiste nel trovarlo e quindi nello svilupparlo fino ad una proporzione dell'80% o 90%.
La bontà che nasce dalla stanchezza di soffrire è un orrore peggio che la sofferenza.
La bontà è l'unico investimento che non fallisce mai.