Irrequietezza e impazienza sono due malattie e accorciano la vita.
L'utile e l'inutile non possono, come in linea di massima il bene e il male, che procedere insieme, e l'uomo deve fare la sua scelta.
Nessun uomo è inutile, se allevia il peso di qualcun altro.
I deboli non possono perdonare. Il perdono è l'attributo dei forti.
Uno sciopero non dovrebbe mai essere manovrato ma spontaneo. Se lo si organizza senza alcuna coercizione non vi sarà spazio per il goondaismo e i saccheggi. Sarebbe uno sciopero caratterizzato dalla perfetta collaborazione fra gli scioperanti.
Il singolo individuo può sfidare la violenza di un impero ingiusto per difendere il proprio onore, la propria religione, la propria anima e porre i presupposti per la caduta di quell'impero o per la sua rigenerazione.
La vita è molto di più che lottare per fare soldi.
Nella vita, le due emozioni più futili sono il senso di colpa per ciò che è accaduto, e l'inquietudine per ciò che potrebbe accadere. Eccoli qui, i grandi sprechi! Inquietudine e colpa, colpa e inquietudine.
Se vogliamo paragonare la vita a qualcosa, dobbiamo paragonarla a un volo attraverso la metropolitana lanciata a ottanta chilometri all'ora... per approdare all'altra estremità senza più una sola forcina nei capelli.
Nella vita non esistono cose piccole o grandi. Tutte le cose possiedono pari valore e pari misura.
Vivere è come scolpire, occorre togliere, tirare via il di più, per vedere dentro.
Non credo che esistano limiti a quanto possiamo far sembrare pregiata la vita.
Vivere una vita buona significa dare agli altri più di ciò che prendiamo loro.
Chi vive, quando vive, non si vede: vive. Se uno può vedere la propria vita, è segno che non la sta vivendo più: la subisce, la trascina.
Quando uno inizia a vivere di abitudine e di citazioni, ha iniziato a smettere di vivere.
Vita e morte sono illusioni: siamo in uno stato di costante trasformazione.