Vivere una vita buona significa dare agli altri più di ciò che prendiamo loro.
Per vivere con onore bisogna struggersi, turbarsi, battersi, sbagliare, ricominciare da capo e buttar via tutto, e di nuovo ricominciare a lottare e perdere eternamente. La calma è una vigliaccheria dell'anima.
Il carattere delle persone non si rivela mai così chiaramente come nel gioco.
Ognuno, se sapesse quel che i medici fanno, gli cederebbe volentieri la metà dei propri beni, a patto che non si accostassero mai troppo.
Un uomo può ignorare di avere un cuore, ma senza cuore, come senza religione, un uomo non può vivere.
La morte è orribile solo per colui che non crede in Dio, oppure crede in un Dio malvagio, il che è la stessa cosa. Per colui che crede in Dio, nella sua bontà e vive in questa vita secondo la sua legge ed ha sperimentato questa sua bontà, per costui la morte è solo un passaggio.
La vita non si svela che alla vita. Il segreto amplesso del passato e del futuro nella stessa coscienza si rivela a coloro che tutto il passato hanno vissuto, sudato, pianto, baciato, morso e masticato e che vogliono fra le carezze o le gomitate della morte vivere, baciare, masticare il loro futuro.
La vita sprecata dei genitori ha un'influenza molto forte sul comportamento dei loro figli.
La vita è sempre un sogno o una follia dentro un recinto.
C'è la vita che viviamo, e poi ai lati spazi immensi in cui non si mette mai piede.
Che vale il mondo rispetto alla vita? E che vale la vita se non per esser data?
Più la vita è vuota più diventa pesante.
Succede. Uno si fa dei sogni, roba sua, intima, e poi la vita non ci sta a giocarci insieme, e te li smonta, un attimo, una frase, e tutto si disfa. Succede. Mica per altro che vivere è un mestiere gramo. Tocca rassegnarsi. Non ha gratitudine, la vita, se capite cosa voglio dire.
Alla fine non c'è che il sadismo a dare un fondamento nella vita all'estetica del melodramma.
La vita non è altro che il risultato naturale di un'assurda, e talvolta persino triviale, concatenazione di eventi.
Non è possibile vivere felicemente senza anche vivere saggiamente, bene e giustamente; né saggiamente e bene e giustamente senza anche vivere felicemente. A chi manchi ciò da cui deriva la possibilità di vivere saggiamente, bene, giustamente, manca anche la possibilità di una vita felice.