Il genere umano può liberarsi della violenza soltanto ricorrendo alla non-violenza.
Nel mangiare, dormire e nell'espletare altre funzioni fisiche, l'uomo non è diverso dalla bestia. Ciò che lo distingue da essa è il suo sforzo incessante di sollevarsene al di sopra sul piano morale.
Dove c'è amore c'è vita.
La nonviolenza è il fine di tutte le religioni.
Lavorare senza la fede è come tentare di raggiungere il fondo di un pozzo senza fondo.
Se pensi che tutto il mondo sia sbagliato ricordati che contiene esseri come te.
Non cedete mai al primo impulso dell'ira: cedete sempre al primo impulso dell'amore.
È proprio vero che la violenza ricade sul violento, e il cacciatore finisce nella trappola che ha preparato per la sua preda.
Violentare le coscienze è un grave danno fatto all'uomo. È il più doloroso colpo inferto alla dignità umana. È, in un certo senso, peggiore dell'infliggere la morte fisica, dell'uccidere.
La nonviolenza è l'arma dei forti. Nei deboli potrebbe facilmente ridursi a ipocrisia.
L'arma peggiore di una donna ferita è il cinismo. Anche la più equilibrata può essere di una violenza spaventosa.
Antipatie violente sono sempre sospette, e tradiscono una affinità segreta.
La violenza è l'uomo che ricrea se stesso.
Ciò che mi spaventa non è la violenza dei cattivi; è l'indifferenza dei buoni.
Restituire violenza alla violenza moltiplica la violenza.
Quando si violentano, picchiano, storpiano, mutilano, bruciano, seppelliscono, terrorizzano le donne, si distrugge l'energia essenziale della vita su questo pianeta. Si forza quanto è nato per essere aperto, fiducioso, caloroso, creativo e vivo a essere piegato, sterile e domato.