Ma sopra tutto nel buon vino ho fede, e credo che sia salvo chi gli crede.
Or queste son tre virtù cardinale, la gola e 'l culo e 'l dado, ch'io t'ho detto.
È si perdona per certo ogni offesa, ma sempre pur nella memoria resta, e così l'uno all'altro contrappesa.
Fortuna è ordinata, disordinato è l'uomo.
Chi ama assai, poco favella.
Il vino è il più certo, e il più efficace consolatore.
Durante il pranzo bevi poco e sovente.
L'uva è rigonfia d'acqua, flagellata da continui acquazzoni; oste, ammesso che tu ne avessi voglia, non puoi vendere quest'anno il vino puro.
Il vino mi spinge, il vino folle, che fa cantare anche l'uomo più saggio, e lo fa ridere mollemente e lo costringe a danzare, e gli tira fuori parole che sarebbe meglio tacere.
Guai se la plebe comincia a gustare il sangue! E' un ubbriaco che più beve, più desidera il vino.
Non sempre il vino nuovo ci fa dimenticare quello che la vite ci ha donato l'anno prima.
A me piace il vino, qualunque vino. Non lo rifiuto mai. Quanto allo champagne, chi non sa che è il miglior tonico che esista? Non posso farne a meno.
Or sotto questi faggi Datemi bere. Oh che soave odore Esce di questo vaso!
Quello che Freud è per la psicanalisi, io lo sono per il vino.
Non voglio amore non voglio vino il primo mi fa soffrire il secondo vomitare.