Di ciò di cui non si può parlare, bisogna tacere.— Ludwig Wittgenstein
Di ciò di cui non si può parlare, bisogna tacere.
Gli animali si avvicinano se sono chiamati per nome. Esattamente come gli uomini.
Il talento è una fonte da cui sgorga acqua sempre nuova. Ma questa fonte perde ogni valore se non se ne fa il giusto uso.
Il linguaggio è un labirinto di strade. Vieni da una parte e ti sai orientare, giungi allo stesso punto da un'altra parte, e non ti raccapezzi più.
Il mondo dei felici è altro da quello degli infelici.
Quanto può dirsi, si può dir chiaro; e su ciò, di cui non si può parlare, si deve tacere.
Due amici in silenzio a volte dicono di più che con mille parole.
Mi sono reso conto che fare l'ermetico crea meno problemi, mentre parlare un linguaggio semplice ti espone a maggiori possibilità di essere giudicato. Più gente ti capisce, più hai potenziali giudici di ciò che fai.
Non basta parlare per avere la coscienza a posto: noi abbiamo un limite, noi siamo dei politici e la cosa più appropriata e garantita che noi possiamo fare è di lasciare libero corso alla giustizia.
La parola spesso è più importante di chi la pronuncia.
Dopo circa quaranta secoli di civiltà orale la Parola è una moneta inflazionata.
Mentre all'uomo si chiede di parlare secondo competenza e talento, alla donna si chiede di parlare con il corpo.
Taluni parlano per potersi ignorare.
Credo fermamente che la parola sia non soltanto il mezzo di espressione, ma una parte del pensiero stesso. La parola è il più puro mezzo dell'arte.
La parola e il silenzio. Ci si sente più al sicuro vicino a un pazzo che parla, che a un pazzo incapace di aprire bocca.
Pensare prima di parlare è la parola d'ordine del critico. Parlare prima di pensare è quella del creatore.