Lo stolto cerca la felicità lontano, il saggio la coltiva sotto i propri piedi.
Beato al mondo quando è governato dalli uomini savii.
I pazzi aprono le vie che poi percorrono i savi.
Costui crede di sapere mentre non sa; io almeno non so, ma non credo di sapere. Ed è proprio per questa piccola differenza che io sembro di essere più sapiente, perché non credo di sapere quello che non so.
Non è saggio l'uomo che lascia una certezza per l'incertezza.
Nella ricerca della saggezza il primo stadio è il silenzio, il secondo l'ascolto, il terzo il ricordo, il quarto la pratica, il quinto l'insegnamento.
Il saggio non accumula nulla. Più usa ciò che ha per gli altri, più ha. Più dà ciò che ha agli altri, più è ricco. La via del cielo consiste nel nutrire e nel non arrecare danno. La via del saggio consiste nell'essere generoso e nel non competere.
Quasi ogni saggio proverbio ne ha uno opposto, non meno saggio, per bilanciarlo.
Il saggio conosce se stesso, ma non si mostra; ha rispetto di sé stesso, ma non si ritiene prezioso.
V'è in alcuni uomini una certa mediocrità di spirito che contribuisce a renderli saggi.
Questi simili modi debbe osservare uno principe savio, e mai ne' tempi pacifici stare ozioso, ma con industria farne capitale, per potersene valere nelle avversità, acciò che, quando si muta la fortuna, lo truovi parato a resisterle.