La natura e la saggezza non sono mai in contrasto.
Non solo dunque il mangiar carne è contro natura in relazione al corpo, ma rende ottuso anche lo spirito con la sazietà e il disgusto che ne deriva.
Gli uomini in stato di veglia hanno un solo mondo che è loro comune. Nel sonno ognuno ritorna a un suo proprio mondo particolare.
Come nel gioco della palla bisogna che chi la riceve si muova in sincronia con chi la lancia, così in un dibattito dev'esserci una certa sintonia fra l'oratore e l'ascoltatore, quando ciascuno dei due sia rispettoso di ciò che gli compete.
Per essere onesto l'uomo ha bisogno di buoni amici o di acerrimi nemici, perché i primi con i loro consigli e i secondi con i loro insulti gli impediscono di fare del male.
Dite che sono selvatici i serpenti, le pantere e i leoni, mentre voi stessi uccidete altre vite, senza cedere affatto a tali animali quanto a crudeltà. Ma per loro il sangue è un cibo vitale, invece per voi è semplicemente una delizia del gusto.
Vivere saggiamente consiste forse meno nell'acquistare buone abitudini che nell'acquistare meno abitudini possibili.
Vedo il moderno saggio stoico come una persona che trasforma la paura in prudenza, il dolore in informazione, gli errori in nuovi inizi e il desiderio in iniziativa.
In verità, la cura e la spesa dei nostri padri mirano solo a riempirci la testa di sapere; di senno e di virtù, manco si parla.
La morte non prende mai il saggio di sorpresa. Egli è sempre pronto ad andare.
Colui che rompe un oggetto per scoprire cos'è, ha abbandonato il sentiero della saggezza.
È il più felice colui che ha il potere di raccogliere saggezza da un fiore.
Chi ha la facoltà di rifiutare un suggerimento può anche essere considerato saggio.
Un uomo di buona volontà lascia un'idea falsa appena si accorge della sua falsità e rigetta un'affermazione sbagliata non appena venga corretto.
Se il matto persistesse nella sua follia, andrebbe incontro alla saggezza.
Bisogna coltivare la saggezza che consente di non lasciarsi sfuggire le occasioni.