Un vero umorista non ride mai.
Io credo che una vita piena offra già così tante occasioni, o obblighi, di incontro che più che moltiplicare le amicizie andrebbero diminuite. O almeno calmierate.
Non ci rendiamo conto che la vera povertà è rappresentata dall'ignoranza, in quanto a stabilire le differenze sociali non sono i soldi, ma la cultura che si ha e quella che non si ha.
Che cos'è il potere? A pensarci bene, è una stronzata.
Tutti vorremmo avere sia l'amore sia la libertà, ma quando otteniamo il primo perdiamo la seconda.
La migliore auto è il taxi. Ti porta sempre dove devi andare e non ti crea il problema del parcheggio. Oggi solo i poveri hanno l'automobile.
L'umorismo, che splendido modo per neutralizzare la realtà quando essa ci cade addosso.
L'umorismo è lo zucchero della vita. Ma quanta saccarina in commercio!
L'umorismo è meraviglioso, ma costa una fatica che non avete idea. Soprattutto dopo vent'anni di storie e vent'anni di battute. Trovarne di nuove è possibile, ma devi spingerti sempre più in là.
L'umorismo è la gentilezza della disperazione.
Chi ha il senso dell'humour ha diritto al trenta per cento di sconto sull'età.
In un libro d'umorismo il protagonista è sempre l'autore, non lo si può perdere mai di veduta, e ne fa il principale interesse.
Lo humor è il comico che ha perso la pesantezza corporea e mette in dubbio l'io e il mondo e tutta la rete di relazioni che li costituiscono.
L'umorismo non è rassegnato ma ribelle, rappresenta il trionfo non solo dell'Io, ma anche del principio del piacere, che qui sa affermarsi contro le avversità delle circostanze reali.
L'umorismo ride di. Bisogna ridere contro. L'umorismo è il modo di ridere della borghesia e con la borghesia morirà.