L'umorismo è uno dei compagni di strada dell'intelligenza.
Un paese è moderno non solo perché ha dei computer o dei robot, ma soprattutto perché ha un tessuto culturale che gli consente di fare delle scelte coerenti.
Per la verità c'è un altro tipo di "oroscopo" che può essere considerato attendibile: ed è quello che riguarda lo spazio, più che il tempo. In altre parole studiando non quando uno è nato, ma dove è nato.
Il peggior nemico della cultura è la noia, la mancanza di chiarezza, o l'assenza di creatività.
Le risposte sono sempre limitate, provvisorie, insoddisfacenti. Le domande invece sono il vero motore dell'attività mentale: un uomo che non si pone domande, o che si contenta delle risposte, non va molto lontano.
Gli individui che incontrano il maggior successo (e non solo con le donne) solitamente sono forti dentro e cortesi fuori.
Tutto ciò che è umano è patetico. La segreta fonte dell'Umorismo stesso non è gioia ma dolore. Non c'è umorismo in cielo.
Solo l'umorismo stupenda invenzione di chi si vede troncata la vocazione alle cose più grandi, l'invenzione dei tipi quasi tragici, degli infelici dotati di massima intelligenza, soltanto l'umorismo compie l'impossibile, illumina e unisce tutte le zone della natura umana.
L'umorismo è una gran cosa, è quello che ci salva. Non appena spunta, tutte le nostre irritazioni, tutti i nostri risentimenti scivolano via, e al posto loro sorge uno spirito solare.
L'umorismo non è una disposizione dell'animo, ma una visione del mondo.
L'umorista è un uomo di ottimo malumore.
È vero: ad avere anche solo un minimo senso dell'umorismo gli uomini non è proprio più possibile nemmeno sognarli.
Con le spiritosaggini è come con la musica: più se ne sente più si diventa esigenti.
Non c'è niente di più esilarante che l'esser preso di mira senza successo.
L'umorismo è la prima qualità che va perduta in una lingua straniera.