Lo studio non è lavoro ma la forma più gloriosa di gioco.
Cominciamo dai più piccoli, dai ragazzini delle elementari, e spieghiamo loro che cos'è il rispetto verso i deboli. Chissà che col tempo non diminuiscano anche gli stupri.
Il potere non sazia, anzi è come la droga e richiede sempre dosi maggiori.
Chi ha il senso dell'humour ha diritto al trenta per cento di sconto sull'età.
I pensieri a volte si comportano come lo scotch biadesivo, ovvero quello che per quanto tu possa fare attenzione finisce sempre con l'incollarsi sulle mani.
Molti studiano come allungare la vita, quando invece bisognerebbe allargarla.
Sotto la buona volontà, dietro il desiderio di mostrare come stiano veramente le cose, spesso succede di trovare l'ansia di celebrare se stessi, di raggiungere la gloria, qualcosa che ha a che fare con il proprio ego.
La gloria del superbo presto si trasforma in disonore.
La modestia è il solo splendore che sia permesso aggiungere alla gloria.
Sicuramente un Re che ama il piacere è meno pericoloso di uno che ama la gloria.
Fu vera gloria? Ai posteri l'ardua sentenza.
Le palme della gloria non appassiscono mai.
La gloria non è una presunzione. Non è una medaglia al valore. La gloria appartiene all'atto di essere costanti con qualcosa di più grande di te stesso, per una causa, per i principi, per la gente di cui ti fidi e per coloro che fanno affidamento su di te.
Han diritto agli allori del trionfo coloro che, conoscendo meglio di tutti i benefici della pace, non si sono sottratti alle sofferenze della guerra.
Noi tutti siamo motivati da un acuto desiderio di apprezzamento, e migliore è un uomo, più è ispirato alla gloria.