La modestia è il solo splendore che sia permesso aggiungere alla gloria.
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a un altro uomo. La vera nobiltà sta nell'essere superiore alla persona che eravamo fino a ieri.
La gloria costruita su princìpi egoistici è vergogna e colpa.
Gli attori sono ben felici, hanno una gloria senza responsabilità.
Sotto la buona volontà, dietro il desiderio di mostrare come stiano veramente le cose, spesso succede di trovare l'ansia di celebrare se stessi, di raggiungere la gloria, qualcosa che ha a che fare con il proprio ego.
La gloria è come le lucciole, che da lontano brillano ma viste da vicino non hanno né testa né luce.
Chi sta sulla punta dei piedi non si tiene ritto, chi sta a gambe larghe non cammina, chi da sé vede non è illuminato, chi da sé s'approva non splende, chi da sé si gloria non ha merito, chi da sé s'esalta non dura a lungo.
La differenza fra la gloria reale e quella fittizia sta nel sopravvivere nella storia o in una storia.
Il sogno dell'eroe è quello di essere grande in tutte le cose e piccolo nei confronti di suo padre.
Passa la gloria del mondo, senza gloria, senza mondo, senza un miserabile panino alla mortadella.
La gloria non può fare la gioia di chi l'ha usurpata, non meritata.