Spesso fa più male la paura di morire che la morte.
Il più astuto di tutti gli eroi greci, dal multiforme ingegno, ma anche il più umano e la personificazione stessa del coraggio. A lui che fra tutti mi è il più caro, a lui che di tutti è il più fico, dedico la parte finale di questo libro.
Cominciamo dai più piccoli, dai ragazzini delle elementari, e spieghiamo loro che cos'è il rispetto verso i deboli. Chissà che col tempo non diminuiscano anche gli stupri.
Non esistono razze, categorie o popoli cattivi, ma solo singoli individui non dotati di pietas.
Il passato non sta mai fermo un attimo: è mobile come una bandiera in una giornata di vento. Visto con gli occhi del presente, tende continuamente a modificarsi, fino a diventare quello che Sant'Agostino definiva «il presente del passato».
La gioventù, la maturità e la vecchiaia sono tre periodi della vita che potremmo ribattezzare "rivoluzione, riflessione e televisione". Si comincia col voler cambiare il mondo e si finisce col cambiare i canali.
Qualche volta si scopre che la morte è molto posteriore alla vera morte, come la vita, a sua volta, anteriore alla coscienza della vita.
La morte è come un pescatore che pigli il pesce nella rete e per un po' lo lascia in acqua; il pesce nuota ancora, ma ha tutt'intorno la rete, e il pescatore lo tirerà su, quando gli sembrerà opportuno.
Sogna come se dovessi vivere per sempre. Vivi come se dovessi morire domani.
La radice di qualsiasi schiavitù è la morte.
Non ho paura di morire, ma mi scoccia da matti. Mi scoccia che un giorno non ci sarò più. Mi dispiace andarmene da qui. Ma non è paura, è semplicemente fastidio. Morire è una vera stronzata. Darei la vita per non morire.
Se si sfrega a lungo e fortemente le dita di una mano sul dorso dell'altra e poi si annusa la pelle, l'odore che si sente, quello è l'odore della morte.
Tutte le morti sono odiose per i miseri mortali.
Se la fama giunge solo dopo la morte, che aspetti.
Si vive solo due volte: una volta quando si nasce e una volta quando si guarda la morte in faccia.
Chissà se ciò che è chiamato morire è vivere, oppure se vivere è morire.