Era tutto nelle Sue mani adesso. E così era sempre stato.
Credo che eravamo atleti più maturi, allora. Forse è perché i media misero tanta pressione sugli atleti; forse erano i soldi. Ai miei tempi gareggiavamo per amore di questo sport. Ai miei tempi si accarezzava il ragazzo che ci aveva battuto, esprimendogli congratulazioni e auguri.
Per vivere, un uomo ha bisogno di cibo, di acqua e di una mente acuta.
Un momento di dolore vale una vita di gloria.
Penso che la cosa più difficile nella vita sia quella di perdonare. L'odio è autodistruttivo. Se odiate qualcuno, la persona che odiate non sta male, starete male voi. Si tratta di una guarigione, in realtà, si tratta di una vera e propria guarigione, il perdono.
Solo un Dio che si propone con segni, indizi, tracce, impronte e che non si impone, apparendo sfolgorante nella Sua gloria, può instaurare con le Sue creature un rapporto libero e non una dipendenza necessaria.
Dio non esiste. Però noi siamo il suo popolo eletto.
Il buon Dio sta sempre dalla parte della migliore artiglieria.
Se Dio è dappertutto, è anche in me, agisce con me, sbaglia con me, offende Dio con me, combatte con me l'esistenza di Dio.
Che Dio sia morto o no, è impossibile tacerne: c'è stato per tanto tempo.
Se fai due passi verso Dio, Lui ti corre incontro!
Anche quando ho saputo che la gente mi aveva imbrogliato, l'importante era il mio comportamento, perché io devo rispondere a Dio. Non posso essere responsabile delle azioni delle altre persone: essi dovranno rispondere a Dio per loro stessi.
Dio è qui ora, accanto a noi. Possiamo vederlo in questa nebbia, in questo suolo, in questi abiti, in queste scarpe. I suoi angeli vegliano quando noi dormiamo e ci aiutano quando lavoriamo. Per ritrovare Dio, basta guardarsi intorno.
Qualsiasi rapporto emotivo con Dio è privo di senso, la ribellione non meno dell'adorazione, perché sia l'altare davanti al quale giacciamo nella polvere, sia quello che vogliamo distruggere siamo sempre noi ad averlo innalzato.
Nonostante tutti i tentativi e i sofismi di sant'Agostino, la responsabilità del mondo e di tutte le sue sventure ricade comunque su Dio, il quale ha creato tutto, assolutamente tutto, e sapeva come sarebbero andate le cose.