Quando cerchi Dio, Dio è lo sguardo dei tuoi occhi.
Sai tu che cosa dice il rabab, parlando di lacrime e di dolore bruciante? Dice: "sono scorza rimasta lontana dal midollo: perché non dovrei piangere nel tormento della separazione?"
La gratitudine è il paradiso di per se stessa.
La paura è senza motivo. Essa è immaginazione, e vi blocca come un paletto di legno può bloccare una porta. Bruciate quel paletto.
La brezza del mattino ha segreti da dirti. Non tornare a dormire.
Come m'immagino Dio? Capelli bianchi, barba lunga e niente uccello.
Dio è quell'infinito Tutto, di cui l'uomo diviene consapevole d'essere una parte finita.
La grandezza la si deve misurare nei confronti con Dio. Quanto più uno si avvicina a Dio tanto più s'innalza.
Tutti pensano che dio sia dalla loro parte. I ricchi e i potenti sanno che è così.
In nome del Signore abbrustoliscono, in nome del Signore bruciano e consegnano al diavolo; tutto in nome del Signore.
Considerando quante cose il buon Dio permette, non si riesce a fugare il sospetto che stia tuttora sperimentando.
Quello che davvero mi interessa è se Dio, quando creò il mondo, aveva scelta.
Coloro che credono di non credere in Dio, in realtà poi credono inconsciamente in Lui, perché il Dio di cui negano l'esistenza non è Dio, ma qualcos'altro.
L'idea di un Dio impersonale sarà più accettabile per la ragione, ma è pur sempre una scappatoia per spiegare quello che la scienza non sa ancora spiegare.
Io credo nel Dio di Spinoza che si rivela nella ordinaria armonia di ciò che esiste, non in un Dio che si preoccupa del fato e delle azioni degli essere umani.