Mamma e papà prima mi hanno dato le radici, poi mi hanno messo le ali.
Partecipai al provino di una soap per adolescenti dove c'erano migliaia di ragazzi provenienti da tutta l'Argentina. Lì ho capito che bisogna essere tenaci, crederci, avere fiducia in sé. Comunque feci il provino di sabato e il martedì dopo ero già sul set.
Le uniche droghe che uso sono il vino rosso, la musica e il mio amplificatore Marshall.
Tutto quello che succede dentro al letto è roba mia.
Non sono gelosa delle altre, secondo me la gelosia è un sentimento poco moderno. Comunque non ho mai provato nessun tipo di attrazione sessuale per una donna, questa idea non mi incuriosisce nemmeno.
Ho iniziato a cantare quando ho cominciato a parlare. Parlavo e cantavo. Mi pettinavo e cantavo. A cinque, sei anni aprivo la porta di casa e, se lì davanti c'era un gruppo di ragazzini, io mi mettevo a cantare.
Durante la mia malattia non ho pensato di rimettere mano al testamento, mi avrebbe depresso. Voglio continuare a divertirmi e lavorare nella mia azienda che resterà indipendente anche se ci saranno cambiamenti nel management.
Devo creare un sistema o essere fatto schiavo dal sistema di un altro.
Essere dipendenti vuol dire essere poveri, essere indipendenti vuol dire accettare di non arricchirsi.
Solo l'autoaccettazione può condurre verso l'indipendenza.
Chi taglia la propria legna si riscalda due volte.
L'indipendenza cadrà, come una mela matura. Il solo problema è il come e il quando.
E' più facile appoggiarsi a un altro che stare in piedi da solo.
Quando si comincia a pensare con la propria testa, si resta subito soli.
Nell'attimo che brucia la ragione io butto al fuoco tutte le mie croci e semino i miei fatti personali mischiati a tutto quello che è sociale e vivo con la stessa indipendenza gli scandali le guerre o la spirale.
L'interdipendenza ha un valore maggiore dell'indipendenza.