Non sono le idee che mi spaventano, ma le facce che rappresentano queste idee.
Le nostre esperienze ci seguono; le nostre antipatie ci precedono.
I difetti degli altri assomigliano troppo ai nostri.
Gli italiani sono buoni a nulla ma capaci di tutto.
Abuso di potere, mitigato dal consenso popolare: ecco l'ideale della nostra democrazia.
Diffidate delle donne intellettuali: finiranno col rintracciare sempre il cretino che le capisce.
Il fanatismo è cieco, rende sordi e ciechi. Il fanatico non pone delle domande, non conosce il dubbio: egli sa, pensa di sapere.
Chi non ha opinioni adotta facilmente le estreme.
Di solito sono le canaglie a guidare i fanatici e a mettere loro in mano il pugnale.
Ogni volta che lo spirito del fanatismo, al tempo stesso così credulone e così astuto, si insinua in un animo nobile, corrode a poco a poco i principi vitali della virtù e della verità.
Gli ultrà non sono quelli che vanno allo stadio a rompere i coglioni agli altri, gli ultrà sono quelli che vivono la partita assorbendo quei 90 minuti come fossero una parte importantissima della loro esistenza, uno spirito nobile.
E' una battaglia tra fanatici convinti che il fine, qualunque sia questo fine, giustifichi i mezzi, e noi altri, convinti invece che la vita sia un fine, non un mezzo.
La fede è d'oro, l'entusiasmo è d'argento, il fanatismo è di piombo.
Con la polemica aggressiva, che umilia, raramente si risolve un problema. E, d'altro canto, non si giunge mai a un chiarimento quando fra chi discute c'è un fanatico.
Nessuno pensi di poter farsi scudo di Dio mentre progetta e compie atti di violenza e sopraffazione! Nessuno prenda a pretesto la religione per le proprie azioni contrarie alla dignità dell'uomo e ai suoi diritti fondamentali, in primo luogo quello alla vita ed alla libertà religiosa di tutti!
Il nostro entusiasmo diventa fanatismo quando lo osserviamo negli altri.