Così fatto è questo guazzabuglio del cuore umano.
I provocatori, i soverchiatori, tutti coloro che, in qualunque modo, fanno torto altrui, sono rei, non solo del male che commettono, ma del pervertimento ancora a cui portano gli animi degli offesi.
Dio non turba la gioia dei suoi, se non per preparare una cosa più grande.
Il linguaggio è stato lavorato dagli uomini per intendersi tra loro, non per ingannarsi a vicenda.
Ora sapete come è l'aspettativa: immaginosa, credula, sicura; alla prova poi, difficile, schizzinosa: non trova mai tanto che le basti, perché, in sostanza, non sapeva quello che si volesse.
All'avvocato bisogna raccontar le cose chiare: a noi tocca poi a imbrogliarle.
Gli uomini debbono essere governati. Lasciati liberi di fare quello che vogliono significa incrementare la bestialità e il disordine.
Calma e ordine possono essere altrettanto pericolosi per la democrazia quanto l'agitazione e il disordine.
La verità si ritrova sempre nella semplicità mai nella confusione.
Non c'è niente di peggio del disordine quando si hanno capacità esigue.
È ordine per la Città avere uomini valenti, per il corpo la bellezza, per l'anima la sapienza, per l'azione la virtù, per il discorso la verità. I contrari di questi sono disordine.
Io vorrei avvisarvi che non attribuisco alla natura la bellezza o la deformità, l'ordine o la confusione. Solo in relazione alla nostra immaginazione possiamo chiamare le cose belle o brutte, ben ordinate o confuse.
Così, fondamentalmente, non so di che cosa sto parlando. Ma forse lo so.
È solo quando inciampi nelle tue scarpe che incominci a mettere a posto le scarpe.
È una caratteristica propria del nostro spirito immaginare disordine e oscurità là dove non sappiamo nulla di certo.
Tutto ci sembra caotico tranne il nostro disordine.