La rivoluzione è la festa degli oppressi e degli sfruttati.
Non giocare mai con l'insurrezione. Ma quando la si inizia, mettersi bene in testa che bisogna andare sino in fondo.
Finché esiste lo Stato non vi è libertà; quando si avrà libertà non vi sarà più Stato.
È proprio vero che la libertà è preziosa; così preziosa che dovrebbe essere razionata.
Lo Stato è la violenza sociale organizzata.
L'antisemitismo è il socialismo degli imbecilli.
La rivoluzione non è una mela che cade quando è matura. Devi farla cadere.
Colui che attende una rivoluzione sociale pura non la vedrà mai, egli è un rivoluzionario a parole che non capisce la vera rivoluzione.
La rivoluzione del mondo, passa attraverso la rivoluzione dell'individuo.
Tutti gli uomini riconoscono il diritto alla rivoluzione, quindi il diritto di rifiutare l'obbedienza, e d'opporre resistenza al governo, quando la sua tirannia o la sua inefficienza siano grandi ed intollerabili.
Il rivoluzionario crede nell'uomo, negli esseri umani. Chi non crede nell'essere umano, non è rivoluzionario.
La rivoluzione è l'ispirazione frenetica della storia.
Rivoluzione. In campo politico viene così chiamato il brusco passaggio da una forma a un'altra di malgoverno.
Non sono gli uomini che guidano la rivoluzione, è la rivoluzione che guida gli uomini.
Non si può fare una rivoluzione portando i guanti di seta.
Le rivoluzioni non sono sciocchezze, ma dalle sciocchezze hanno origine.