Il Saggio arriva senza partire. Vede senza guardare. Fa senza fare.
La gloria suprema è senza gloria.
Il saggio non è erudito; l'erudito non è saggio.
Analizzare gli altri è conoscenza, conoscere se stessi è saggezza.
Il fallimento è il fondamento della riuscita.
Un albero il cui tronco si può a malapena abbracciare nasce da un minuscolo germoglio.Una torre alta nove piani incomincia con un mucchietto di terra.Un lungo viaggio di mille miglia si comincia col muovere un piede.
Abbiamo avuto una decadenza della spiritualità quando ai saggi, che erano modelli di serenità e di equilibrato godimento dell'esistenza, abbiamo sostituito i santi, che sono modelli di sacrificio di sé.
La tragedia è uno strumento con cui gli uomini acquistano saggezza, non una guida secondo la quale vivere.
Noi diventiamo saggi non col ricordare il nostro passato, ma con la responsabilità per il nostro futuro.
Una forma molto insidiosa di paura è quella che si maschera come buon senso o addirittura saggezza, condannando come sciocchi, inconsulti, insignificanti o velleitari i piccoli atti di coraggio quotidiani che contribuiscono a salvaguardare la stima per se stessi e la dignità umana.
La saggezza è il riconoscimento dei propri limiti.
Il pensiero successivo è immancabilmente più saggio.
È delizioso trasportare se stessi nello spirito del passato, per vedere come un uomo saggio ha pensato prima di noi, ed a quali gloriose altezze siamo finalmente giunti.
La saggezza è sapere quando non si può essere saggi.
Quando amore e saggezza bevono dalla stessa tazza, in questo mondo di tutti i giorni, è l'eccezione.
Si è veramente savi soltanto nelle cose che ci interessano poco.