Di internet mi piace il copyright sul materiale creativo.
Mi chiedo se la letteratura non si stia ritirando dalla vita pubblica e se per i giovani scrittori Internet non rappresenti una sorta di parco giochi. In questo periodo assistiamo a una situazione di stallo, a una stagnazione cui il vocabolo "comunicazione" conferisce una certa aura.
Un uomo si siede sul water: "Eccomi interconnesso con l'internet fognario mondiale".
Su internet l'individuo fa parte di una società completamente democratica. Non ha più importanza o maggiore visibilità la parola di un personaggio importante come un senatore o capo d'azienda, tutto è livellato, reso meritocratico in base alla pertinenza e qualità dei contenuti.
Siamo in guerra e la vinceremo. La Rete è dalla nostra parte.
Internet è il mezzo che più si avvicina alla verità, ma non è la verità. È necessario sempre verificare le fonti. Un dato senza fonti è falso per definizione. Al più è un'opinione.
Su Internet c'è molto più di qualunque cosa uno possa immaginare. È una specie di realtà al cubo, c'è tutto e infinitamente più di tutto e infinitamente più di tutto di tutto. È un incubo.
Il web è costruito in gran parte su due economie non monetarie: l'attenzione (il traffico) e la reputazione (i link); entrambe traggono enormi benefici dai contenuti e servizi gratuiti. Ed è facile convertire in contanti una di queste due valute.
Non suona ormai un poco datato un essere umano che naviga sul web?
Internet mi fa un po' paura, ma so che ci sono dei ragazzi che si sono inventati un lavoro e ci guadagnano.
La musica in Internet viene ascoltata in modo frettoloso. E allora mi è scattata la voglia di recuperare lo spirito di un tempo, quando ci si metteva con calma a sentire i brani che passavano in radio.