Tutti i nostri valori hanno dei limiti. Ed è difficile tracciare questi limiti.
Chiamo problema della demarcazione il problema di trovare un criterio che ci metta in grado di distinguere tra le scienze empiriche da un lato e la matematica e la logica, e così pure i sistemi "metafisici", dall'altro.
Se dovessimo contare sull'imparzialità degli scienziati, la scienza, perfino la scienza naturale, sarebbe impossibile.
Io affermo che il nostro mondo, il mondo delle democrazie occidentali, non è certamente il migliore di tutti i mondi pensabili o logicamente possibili, ma è tuttavia il migliore di tutti i mondi politici della cui esistenza storica siamo a conoscenza.
Uno Stato democratico non può essere migliore dei suoi cittadini.
Se riconosciamo all'intolleranza il diritto d'essere tollerata, allora noi distruggiamo la tolleranza e lo stato di diritto.
Senza difficoltà non c'è nulla che abbia valore.
Troppa enfasi viene riconosciuta alla vittoria. Le sole circostanze in cui riveste autentica importanza sono la guerra e la chirurgia.
La dimensione più autentica dei valori è quella che li vede non declamati o sbandierati, bensì calati nell'esistenza quotidiana, vissuti a fondo e tradotti nel modo di essere e di operare.
Tutto ciò che ha un valore assoluto entra immediatamente a far parte dell'Assoluto.
Quanta verità può sopportare uno spirito, quanta verità può affrontare uno spirito? Questo è diventato per me sempre più la vera misura del valore.
Ogni valore umano si basa sul superamento della sfera privata.
Le cose principali che sono state dette all'umanità sono sempre state delle cose semplici.
Gli apprezzamenti, come l'oro e i diamanti, debbono il loro valore solo alla loro scarsità.
Fino a quando la gente non ti approva, non vali niente.
Tim Burton è sottovalutato.