Le satire che il censore capisce vengono giustamente proibite.
Quando brucia il tetto non serve né pregare né lavare il pavimento. Comunque pregare è più pratico.
Che cosa disgustosa uno scrittore che legge! Sarebbe come un cuoco che mangia.
Aver talento, essere un talento: due cose che vengono sempre confuse.
Lo sport è un figlio del progresso e contribuisce già per conto suo all'istupidimento della famiglia.
Cultura è quella cosa che i più ricevono, molti trasmettono e pochi hanno.
Satira. Genere antiquato di composizione letteraria in cui vizi e follie dei nemici personali dell'autore venivano presentati con una tenerezza un po' lacunosa.
La satira è un atto sovrumano, perché ci vuole molta grandezza e molto coraggio per calpestare figuratamente la dignità umana.
La satira è una sorta di specchio dove chi guarda scopre la faccia di tutti tranne la propria.
La satira è una lezione, la parodia un gioco.
Come su individui vivi non si esercita l'anatomia, così non si esercita la satira, pena il non essere sicuri della propria pelle e della propria vita.
La satira è un gradino sotto l'ironia.
La satira va somministrata con l'imparzialità d'una perfetta burocrazia: senza un occhio di riguardo per nessuno.
Lo scrittore satirico non può mai sacrificare qualcosa di superiore per una battuta: perché la sua battuta è sempre superiore a ciò che sacrifica.
La satira non ha padroni, quindi sta bene sotto ogni padrone.
Le scimmie sono una satira vivente della razza umana, con innumerevoli variazioni.