Sono un uomo felice perché ho rinunciato alla felicità.
Cosa ci salverà? La fede? Io non voglio avere la fede e non ci tengo ad essere salvato.
Cerca in qualunque cosa il ridicolo, e lo troverai.
La neve sull'acqua: il silenzio sul silenzio.
Le persone che si fanno cremare immaginano che, ridotte in cenere, sfuggiranno a Dio.
Quanta gente ha voluto uccidersi e si è limitata invece a lacerare la propria fotografia!
Non siamo dunque nati fuorché per sentire, qual felicità sarebbe stata se non fossimo nati?
La felicità non sta nell'essere amati: questa è soltanto una soddisfazione di vanità mista a disgusto. La felicità è nell'amare.
Via via che scompaiono coloro che abbiamo amato diminuiscono le ragioni di conquistare una felicità che non possiamo più gustare insieme.
La felicità è come l'elemosina gettata al mendico. Gli permette di vivere oggi per prolungare il suo dolore l'indomani.
L'odio può essere il massimo impedimento allo sviluppo della compassione e della felicità.
La felicità è sempre dietro l'angolo: la felicità arriva all'improvviso, indipendentemente dalla situazione e dalle circostanze, tanto da sembrare spietata.
Si dice che chi sa far felici gli altri è un Santo. Allora è forse questo l'arduo compito degli angeli?
Il culmine di una vita felice è una sicura tranquillità e una inalterata fiducia in essa.
Così non viviamo mai, ma speriamo di vivere, e preparandoci sempre a essere felici è inevitabile che non lo siamo mai.
Non basta essere felici! È necessario anche che gli altri non lo siano.