Sono un uomo felice perché ho rinunciato alla felicità.
Si è così contenti di dare un consiglio a qualcuno che può accadere, dopo tutto, di darglielo nel suo interesse.
Come sarebbe monotona la neve se Dio non avesse creato i corvi!
Un uomo semplice, un uomo che ha il coraggio d'avere una firma leggibile.
Essere felici è essere invidiati. Ebbene, c'è sempre qualcuno che c'invidia. Si tratta di conoscerlo.
Siamo sulla Terra per ridere. Non potremo più farlo in purgatorio o all'inferno. E in paradiso sarebbe sconveniente.
Mostratemi un uomo felice, e io vi mostrerò la presunzione, l'egoismo, la malignità, a meno che non sia la totale ignoranza.
La felicità è una forma dell'arte.
Bisogna riconoscere che, per essere felici in questo mondo, ci sono delle facoltà dell'anima che bisogna interamente paralizzare.
Buona parte della felicità nostra sta nella distrazione da noi medesimi.
Si può essere felici senza mai smettere di essere tristi.
Rendere felici è la più gran fortuna.
Esercitare liberamente il proprio ingegno, ecco la felicità.
In genere, i nove decimi della nostra felicità si basano esclusivamente sulla salute. Con questa ogni cosa diventa fonte di godimento.
È un lavoro, essere felici. È una costruzione. Devi metterla giù tavola per tavola e chiodo per chiodo, e controllare di continuo che tutto sia a posto, e tenere ben spalato tutto intorno. Ci vuole un sacco di manutenzione.
Un tavolo, una sedia, un cesto di frutta e un violino; di cos'altro necessita un uomo per essere felice?