Gli editori, così gentili quando non si pubblica con loro.
Non basta essere felici! È necessario anche che gli altri non lo siano.
Anche i funerali hanno qualcosa di buono: servono per far riconciliare le famiglie.
Il più grand'uomo è solamente un fanciullo che la vita ha ingannato.
La parola più vera, più esatta, più colma di senso è la parola "niente".
Chi più sproporzionato di un editore che si mette davanti all'arte con le sue grosse mani terrene, i suoi occhiali e i suoi conti?
È più facile camminare con Cristo sulle acque che con un editore attraverso la vita.
L'editore cavalca il turbine e dirige la tempesta.
Si pubblicano molti libri di stupidi perché di primo acchito ci convincono. Il redattore editoriale non è tenuto a riconoscere lo stupido. Non lo fa l'accademia delle scienze, perché dovrebbe farlo l'editoria?
Scrivere? A che pro? Dov'è l'editore? Certo non pagherà, anzi vorrà essere pagato. Nei giornali? Il direttore è stato prescelto fra i quattro o cinque autentici cretini della città.