Non c'è adulto che, esaminato bene, non sia nevrotico.
Io non parlo di vendette né di perdoni; la dimenticanza è l'unica vendetta e l'unico perdono.
L'amicizia fra un uomo e una donna è sempre un poco erotica, anche se inconsciamente.
La felicità è il fine di se stessa.
Una delle scuole di Tlön nega perfino il tempo: argomenta che il presente è indefinito, che il futuro non ha realtà che come speranza presente.
Innamorarsi è dar vita ad una religione il cui dio è fallibile.
I nevrotici si aspettano che voi vi ricordiate di tutto quello che vi dicono, e molto di ciò che non fanno.
La nevrosi non rinnega la realtà e semplicemente di essa non vuole sapere nulla; la psicosi invece rinnega la realtà e cerca di rimpiazzarla.
La nevrosi moderna è cominciata con le scoperte di Copernico.
Il nevrotico anela toccare il fondo, così almeno non avrà più nulla di cui preoccuparsi.
Scegliendosi un ideale sessuale di tipo narcisistico che possiede le prerogative che egli sa di non poter raggiungere, il nevrotico cerca così una strada che a partire dallo sperpero libidico applicato agli oggetti, lo riporti al narcisismo.
La differenza genetica più importante tra le nevrosi e le psicosi: la nevrosi sarebbe l'effetto di un conflitto tra l'Io e il suo Es, mentre la psicosi rappresenterebbe l'analogo esito di un perturbamento simile nei rapporti tra Io e mondo esterno.
Il nevrotico ha una visione perfetta da un occhio, ma non ricorda quale.
La possibilità di dare un senso ai sintomi nevrotici mediante l'interpretazione analitica è una prova irrefutabile dell'esistenza o, se preferite, della necessità dell'ipotesi dei processi psichici inconsci.
La sofferenza che la nevrosi comporta è proprio ciò che rende preziosa la malattia per la tendenza masochistica.
Nevrotico: uno che può andare dal basso verso l'alto, e viceversa, senza mai toccare il mezzo.