Il solo modo serio di leggere è rileggere.
E chissà se alla fine il destino di Romeo non era quello di essere un cornuto!
È utile avere un'ossessione: ci distrae.
Attribuiamo importanza a questa o a quella cosa per poter credere che in questa vita arida e desolata esista qualcosa d'importante.
Fa parte di una buona educazione sapere quando sia opportuno essere maleducati.
La verità va esagerata perché risulti credibile.
L'arte di non leggere è assai importante. Essa consiste nel non prendere in mano quello che in ogni momento occupa immediatamente la maggior parte del pubblico.
Leggere, per il vero lettore, non è tradurre un'altra lingua nella sua?
Ci si dovrebbe lasciar guidare, nelle letture, solo dalla propria inclinazione: quello che si legge per una sorta di senso del dovere porterà ben poco vantaggio.
Vivere senza leggere è pericoloso, ci si deve accontentare della vita, e questo comporta notevoli rischi.
Coloro che leggono molti libri sono come i masticatori d'hashish: vivono in un sogno, e il veleno sottile che penetra nei loro cervelli li rende insensibili al mondo reale. Verrà il giorno che saremo tutti bibliotecari, e allora sarà finita per noi.
Leggo per legittima difesa.
Ogni lettura è un atto di resistenza. Di resistenza a cosa? A tutte le contingenze.
Leggere è un'attività successiva a quella di scrivere: più rassegnata, più civile, più intellettuale.
Leggere mette in moto tutto dentro di te: fantasia, emozioni, sentimenti. È un'apertura dei sensi verso il mondo, è un vedere e riconoscere cose che ti appartengono e che rischiano di non essere viste.
La gente non legge quello che non gi interessa, e se gli interessa è perché ha la maturità di farlo.