Un giorno anche la guerra si inchinerà al suono di una chitarra.
Vivere senza tentare, significa rimanere con il dubbio che ce l'avresti fatta.
Guarda le piccole cose perché un giorno ti volterai e capirai che erano grandi.
Dicono che sbagliando s'impara, allora lasciatemi sbagliare.
Se non hai ragione per vivere non trovarne una per morire.
L'unico modo per sentirsi qualcuno è sentirsi se stessi.
In guerra, la massima 'la sicurezza innanzi tutto' porta diritto alla rovina.
Nessuno può garantire il successo in guerra, può solo meritarlo.
Come tutte le cose buone, anche la guerra, da principio è difficile. Ma poi, quando ha attaccato, tien duro. Allora la gente ha paura della pace, come chi gioca a dadi ha paura di smettere perché viene il momento di fare i conti, di vedere quanto s'è perduto.
Molte guerre, purtroppo, derivano dal timore di coloro che sono diversi da noi stessi. Solo attraverso il "dialogo" si possono superare queste paure.
Le divise sono sempre pericolose, specialmente quando le si fa indossare a dei bambini, perché vuol dire che li si sta preparando ad una guerra.
Questa dannata guerra finirà quando saremo troppo vecchi per goderci la pace.
Solo la guerra porta al massimo di tensione tutte le energie umane e imprime un sigillo di nobiltà ai popoli che hanno la virtù di affrontarla.
Il vero guaio della guerra moderna è che non da a nessuno l'opportunità di uccidere la gente giusta.
La guerra consente di liberare, legittimamente, l'aggressività naturale, e vitale, che è in ciascuno di noi. È evasione dal frustrante tran tran quotidiano, dalla noia, dal senso di inutilità e di vuoto che, soprattutto nelle società opulente, ci prende alla gola.
La guerra più terribile è quella che deriva dall'egoismo, e dall'odio naturale verso altrui, rivolto non più verso lo straniero, ma verso il concittadino, il compagno.