Per la maggior parte della gente il suicidio è come la roulette russa.
Il suicidio dimostra che ci sono nella vita mali più grandi della morte.
Il suicidio richiede un destinatario o dei destinatari. Qualcuno che noi decidiamo di punire.
A volte ci vuole più coraggio a non suicidarsi che a suicidarsi.
Per noi non si tratta di obiettivi personali o di vittorie, stiamo cercando di cambiare la nostra vita. Lo capisci Dan? Io ho avuto quattro storie importanti, e tre dei miei uomini hanno tentato il suicidio. Sai che vuol dire?
Il coraggio cieco e sordo e illimitato e suicida, che nasce dall'amore. Non ha confini il coraggio che nasce dall'amore e per amore si realizza. Non tiene conto di alcun pericolo, non ascolta nessuna forma di raziocinio. Pretende di muovere le montagne e spesso le muove.
Il pensiero del suicidio è un potente mezzo di consolazione: grazie a esso si superano parecchie cattive notti.
È un suicidio vivere all'estero. Ma come sarebbe essere a casa? Un persistente disfacimento.
Il suicidio è il non atto più grave e più lesivo del dovere di conservazione, quanto è il più comune a sostenersi coll'apparenza delle ragioni.
Matrimoni imprudenti! E ditemi: dove mai in cielo o in terra si son visti matrimoni prudenti? Altrettanto varrebbe discorrere di suicidi prudenti!
È concepibile che si ammazzi una persona per contare nella sua vita?