Un uomo che ha fede è un uomo al quale è precluso il rimedio del suicidio.— Sergio Quinzio
Un uomo che ha fede è un uomo al quale è precluso il rimedio del suicidio.
Ci si può rassegnare alla disperazione, ma anche ci si può disperare della rassegnazione.
Mettere la consolazione al posto del dolore è opera più grande della creazione che ha messo l'essere al posto del nulla.
La forza capace di dire parole vere è la stessa che è necessaria per tacere.
Come le molte e complicate leggi in politica, così i molti e complicati libri sono segni indiscutibili di decadenza.
I veri problemi sono quelli che non ammettono soluzioni.
Bisogna osservare bene questo: ai nostri tempi il suicidio è un modo di sparire, viene commesso timidamente, silenziosamente, schiacciatamente. Non è più un agire, è un patire.
Già domani milioni di persone mi malediranno; ma è questo che ha voluto il destino.
Le ore prima di un suicidio sono fatte di enorme presunzione ed egocentrismo.
Conosco un uomo che ha smesso di fumare, di bere, di fare sesso e di mangiare pesante. È rimasto in salute fino a che non si è suicidato.
Lo sai cos'è il suicidio?
Molte morti sono suicidi truccati.
Suicidarsi in questa congiuntura sociopolitica, è assurdo e ridondante. Meglio diventare un poeta segreto.
Nessuno è confuso nella sua decisione di suicidarsi. Un uomo che ha deciso di impiccarsi, non si getterà mai sotto a un treno.
Il suicidio, per il fatto di essere una scelta radicale, paradossalmente in fondo è più facile: un gesto, e via.
Coloro che decidono per il suicidio sono uomini che hanno perduto la loro immagine, che hanno incontrato uno specchio in frantumi, che non possono più riconoscersi in nulla. Sono stati spogliati della loro stessa immagine.