L'uomo non ha fatto altro che inventare Dio per vivere senza uccidersi.
Che colpa hanno tutti gli altri, uomini deboli, se non hanno potuto sopportare quello che hanno sopportato i forti? Che colpa ha l'anima debole se non ha avuto la forza di accogliere doni così tremendi?
Pietà quanta se ne vuole, ma non lodate le cattive azioni: date loro il nome di male.
Ogni moralità trae la sua origine dalla religione, perché la religione è soltanto la formula della moralità.
Noi abitiamo in un paradiso, ma non ci curiamo di saperlo.
La segreta coscienza del potere è assai piú piacevole dell'aperto dominio.
Il solo crimine perfetto è il suicidio. Perché è unico e senza appello, al contrario dell'omicidio che deve ripetersi senza fine. Poiché realizza la confusione ideale tra il carnefice e la vittima.
È da ritenere piuttosto fortunato chi può permettersi di morire quando vuole.
Il suicidio è il non atto più grave e più lesivo del dovere di conservazione, quanto è il più comune a sostenersi coll'apparenza delle ragioni.
Rimuginare su una vita troncata... è già una forma di suicidio... come tante altre.
Ora perché l'ho fatto?
Uccidere è sempre uccidersi.
Suicidarsi! Ma si passa la vita a farlo!
L'ossessione del suicidio è propria di colui che non può né vivere né morire, e la cui attenzione non si allontana mai da questa duplice impossibilità.
Suicida: un tipo troppo impaziente.
Lascia che il ricordo voli al giorno in cui nascesti, cieco, sordo, muto e nudo, un buco nel vuoto, un'ombra nel buio, nel nulla assoluto, e il caos ti esplode intorno: luci, suoni, sangue, grida sensazioni senza azioni, istinto suicida.