Il perdono non si può disinteressare di colui al quale è destinato.
Il rancore è una passione; aggiunto alla sofferenza dell'offesa, ne accentua il carattere alienante, ipotecando insieme la possibilità dell'offerta di perdono.
Constatare che non si è dimenticato ciò che è successo non significa che non si è perdonato.
L'offesa accolla ormai all'offeso il futuro della relazione: dalla sua iniziativa dipenderà il futuro.
Il perdono divino offre un altro significato al sentimento di irreversibilità del male commesso: non toglie la possibile enormità della colpa passata, ma libera il suo autore dalla disperazione.
Il perdono è una cosa tra loro e Dio, io provvedo ad organizzare l'incontro.
Non sempre è sufficiente essere perdonato da qualcuno. Nella maggior parte dei casi sei tu a dover perdonare te stesso.
Perdonami Padre poiché so quello che faccio.
Credere, soprattutto, permette di perdonare.
È più facile perdonare un nemico che un amico.
Il perdono non cambia il passato, ma di certo amplia il futuro.
Perdoniamo facilmente agli amici i difetti che non ci toccano.
Si perdona finché si ama.
Tutti hanno bisogno di perdonare in certi momenti, per ristabilire la pace e continuare a vivere insieme.
Vi sono persone alle quali non si perdona nulla, nemmeno la virtù.