La donna non perdona all'uomo d'indovinare ciò che essa pensa da ciò che dice.
La folla non è soltanto impulsiva e mutevole. Come il selvaggio, essa non ammette ostacolo tra il suo desiderio e l'avverarsi di questo desiderio, e tanto meno quando il numero le dà il sentimento di una potenza irresistibile.
Se l'ateismo si propagasse diventerebbe una religione non meno intollerante di quelle antiche.
La moltitudine è sempre pronta ad ascoltare l'uomo forte, che sa imporsi a lei. Gli uomini riuniti in una folla perdono tutta la forza di volontà e si rimettono alla persona che possiede la qualità che ad essi manca.
Si dominano più facilmente i popoli eccitandone le passioni che occupandosi dei loro interessi.
Poiché le illusioni sono indispensabili ai popoli, questi vanno per istinto incontro ai retori che gliele offrono, così come un insetto va verso la luce.
I figli iniziano amando i loro genitori, in seguito li giudicano. Raramente, se non mai, li perdonano.
Solo la forza consente di chiedere autenticamente perdono.
Perdonare sempre, ma dimenticare mai.
Il perdono non si può disinteressare di colui al quale è destinato.
Il perdono. Lì c'è veramente il volto di Dio.
Perdoniamo tutto a noi stessi e nulla agli altri.
Dici che ai morti importa qualcosa delle nostre vite? Sì, io dico di sì... I morti perdonano i nostri peccati e credo che in fondo non sia difficile per loro.
Perdonando un torto ricevuto, si può cangiare un nemico in amico.
Solamente chi è puro di cuore perdona la sete che conduce alle acque morte. E soltanto chi si regge ben saldo sulle proprie gambe sa porgere la mano a chi inciampa.
Credere, soprattutto, permette di perdonare.